Menu principale:
Il mare rappresenta il nuovo esodo: questa volta non verso Israele ma da Israele verso il mondo pagano.
Riferimenti:
in tutti i vangeli, tranne quello di Luca, il lago di Galilea viene chiamato mare; è evidente il significato simbolico e non geografico
Gesù insegna spesso sulle rive del mare a significare l'universalità del suo messaggio che è destinato a tutti i popoli, anche ai pagani
Il monte rappresenta la dimora di Dio o il luogo che Dio sceglie per manifestarsi agli uomini.
Riferimenti:
monte Sinai
il monte delle Beatitudini
il monte della Trasfigurazione
monte della Tentazione (dove Satana vuole usurpare la condizione divina chiedendo a Gesù di adorarlo)
monte degli Ulivi
Il villaggio rappresenta l'attaccamento alla tradizione e l'ostilità nei confronti del nuovo; nel villaggio c'è profonda incomprensione del messaggio innovativo di Gesù.
Riferimenti:
al cieco di Betsàida (che, peraltro, viene chiamata villaggio pur essendo una città), dopo la guarigione, viene detto di tornare a casa ma di non entrare nel villaggio, cosa impossibile dal punto di vista logistico, considerato che l'uomo proveniva proprio da lì, ma perfettamente coerente con il significato simbolico sotteso
Il deserto rappresenta la rottura nei confronti delle istituzioni della società in cui si vive e dei valori da quelle professati.
Riferimenti:
Nel deserto Gesù si oppone al potere, alla ricchezza e alla vanità
Giovanni Battista svolge la sua missione nel deserto
Il cielo può significare (in senso non simbolico) il firmamento. Simbolicamente (anche al plurale) è la dimora di Dio (l'altezza del cielo fa riferimento all'altezza, all'eccellenza di Dio). Può anche coincidere con il significato stesso di Dio e diventarne sinonimo.
Riferimenti:
=> come firmamento:
gli uccelli del cielo
Gesù, rivolgendosi a farisei e a sadducei, li definisce incapaci di interpretare i segni tempi a fronte della loro bravura nell'interpretare l'aspetto del cielo e i conseguenti riflessi meteorologici
=> come dimora di Dio:
la voce che dal cielo si compiace nel Figlio
a proposito dei giuramenti il cielo viene definito "trono di Dio"
"Padre nostro che sei nei cieli"
=> come Dio;
il Regno dei Cieli = il Regno di Dio (che quindi, privato della sua connotazione spaziale, può benissimo attuarsi su questa Terra)
l'espressione "grazie al cielo!"
l'invito di Gesù ad accumulare tesori in cielo